L'esempio di Papa Francesco, che appena eletto ha rifiutato di viaggiare nelle più lussuose Mercedes scegliendo di spostarsi con le utilitarie Ford presenti nel garage del vaticano, sta dando i suoi frutti.
La spending review sta prendendo il largo anche in Città del Vaticano.
Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano in queste settimane per recarsi a Vilnius, in Lituania ha preso un volo low cost Ryanair.
Nulla di strano in questi tempi dove lo spreco e il lusso è stato "bandito" dal vaticano, ma sicuramente distante dalle pratiche dei predecessori del segretario di stato che quando decidevano di spostarsi mobilitavano un sistema di sicurezza complesso formato da personale della Gendarmeria e della Polizia di stato.
La compagnia irlandese ha ringraziato il Vaticano per la pubblicità inattesa, e si è offerta come vettore per il viaggio che papa Bergoglio ha in programma a luglio verso la Polonia.
Come l'avrà presa Alitalia che dal 1964 (volo in Terra Santa di papa Paolo VI) è il vettore ufficiale dei viaggi papali?