fbpx

Portogallo: una meta non solo turistica, ma anche fiscale

Abbiamo spesso immaginato il Portogallo come una meta turistica, e di fatto lo è. Ma non solo, perché è altresì una meta fiscale. Grazie al regime NHR Portogallo, molti investitori e professionisti stanno considerando il Portogallo come nuova base. E non potrebbe essere altrimenti.

Scopriamo perché trasferirsi in Portogallo conviene, non solo per la sua bellezza quasi dolorosa – la saudade è uno dei suoi simboli – ma anche in ottica fiscale.

I benefici fiscali in Portogallo

Le tasse spesso ci frenano: lo sappiamo bene. Gli imprenditori, gli investitori e più in generale i liberi professionisti devono fare i conti con tasse salate da pagare. Così, non è raro cercare alternative: con la valigia piena di sogni e speranze, si guarda al futuro, ma in un altro Paese. Come il Portogallo.

Sono sempre di più gli investitori, anche giovani, che considerano il panorama estero per ragioni fiscali ed economiche. Il motivo è semplice: c’è un vantaggio netto in Portogallo, che è quello delle tasse, il cui peso è nettamente inferiore rispetto all’Italia. Lo è sia per le persone fisiche quanto per le società. Non solo, però, perché va assolutamente approfondimento il programma NHR.

Tasse in Portogallo: cos’è il programma NHR

Coloro che sono residenti non abituali in Portogallo possono accedere a una tassazione speciale: questo regime fiscale, con il programma NHR, è estremamente vantaggioso e incisivo per gli investitori. Introdotto nel 2009, è di fatto una strategia del Paese per portare nel proprio suolo investitori stranieri e professionisti altamente qualificati.

Per esempio, per i lavoratori autonomi che sono impiegati in settori ad alta tecnologia è possibile percepire redditi da lavoro in Portogallo, ma con la possibilità di essere esenti dalla tassazione per 10 anni.

Non solo: sempre i lavoratori dipendenti possono beneficiare della detassazione sui redditi che provengono dall’estero e, inoltre, sulla tassazione ridotta al 20% nel caso in cui si percepissero redditi di fonte portoghese.

Oltre agli investitori o ai liberi professionisti, il Portogallo è una meta interessante per i pensionati, in quanto possono ottenere, sempre per 10 anni, una tassazione al 10% sui redditi che derivano dalla pensione di fonte estera. Parliamo, dunque, di vantaggi fiscali concreti, che di certo fanno comodo.

Perché considerare il Portogallo come meta per i propri affari

Questa meta è appetibile: le agevolazioni fiscali, di fatto, ci sono, e la pianificazione fiscale e patrimoniale, prima di partire, va assolutamente rivista, così da ottenere tutti quei vantaggi di cui abbiamo parlato.

Il Portogallo, del resto, è la parte più occidentale della Penisola Iberica: non solo è una meta mozzafiato per i turisti, ma è anche positiva per le ore di sole – circa 3000 l’anno – oltre che per le sue splendide spiagge, dal momento in cui vanta ben 800 km di costa.

C’è di più: consideriamo che il Portogallo è uno Stato europeo; dunque, gli standard di tutela sono altissimi, sia dal punto di vista previdenziale che sanitario. Positivo anche il suo quadro politico-economico, che è piuttosto stabile.

Il nostro suggerimento, però, è quello di non partire “alla cieca”: bisogna non solo informarsi bene, ma predisporre di una pianificazione patrimoniale e fiscale ben precisa, sbrigando tutte le pratiche burocratiche con l’aiuto dei professionisti del settore esperti della tassazione in Portogallo.


Potrebbe interessarti anche