Verona è una città che si è sviluppata nel corso di duemila anni, diventando oggi testimone di arte e cultura di tutti i periodi che l’anno percorsa. Grazie alle sue doti culturali, l’UNESCO ha dichiarato il centro storico di Verona patrimonio dell’Umanità. Vediamo le cose più affascinanti ed i luoghi più suggestivi da poter visitare in questa splendida città in vacanza con la propria famiglia, amici o semplicemente per un viaggio di lavoro.
La città romana del Veneto
Seconda città del Veneto, è posta ai piedi dei Monti Lessini, nella pianura, allo sbocco della Valle dell’Adige. Grazie alla sua posizione geografica ebbe un ruolo strategico in epoca romana, punto di passaggio verso l’Europa Settentrionale. In epoca imperiale, Verona fu, insieme a Padova e Milano, una delle città più fiorenti di tutto il territorio.
Ancora oggi il centro storico della città vanta molte testimonianze romane, a partire dall’impianto urbanistico e dai numerosi resti che fanno di Verona la città più romana d’Italia dopo Roma.
Simbolo inconfondibile è la grandiosa reggia che delimita la vasta Piazza Bra.
L’Arena di Verona, edificata nella prima metà del I secolo d.C. è il terzo più grande d’Italia, dopo il Colosseo e l’Anfiteatro di Capua. Ospitava cruenti spettacoli tra gladiatori e animali feroci. Rivestito con la tipica pietra veronese, è costruito in forma ellittica per consentire un’acustica perfetta da tutti i punti ed ospitare comodamente trentamila spettatori.
A pochissimi passi dall’Anfiteatro è possibile soggiornare nel B&B hotel a Verona ben collegato con le maggiori attrazioni della città tra cui la casa di Giulietta, Piazza Brà e la Torre dei Lamberti.
Altra importante testimonianza romana è il Teatro del I secolo a.C., costruito su un terrapieno sul fiume Adige. Nei secoli sepolto, venne riportato alla luce nell’Ottocento e lo sovrasta il Convento di San Gerolamo che attualmente ospita il Museo Archeologico. La Cavea è stata parzialmente ricostruita mentre poco rimane della parete della scena che lascia libero spazio ad un’ampia vista da cui è visibile uno dei ponti romani che anticamente collegava le sponde del fiume, il Ponte della Pietra.
Il fascino di Verona tra Dante e Della Scala
A seguito delle invasioni barbare, la città iniziò a splendere e già dal XII secolo divenne centro di floridi commerci. Nel 1262 iniziò il governo degli Della Scala che durò per 127 anni. Per arrivare al potere usarono tattiche spietate, ma raggiuntolo portarono pace alla città, trasformandola nella capitale di uno dei regni più importanti del tempo e arricchendola di opere d’arte tra cui Arche Scaligere e Palazzo degli Scaligeri.
Dante soggiornò in città dal 1301 al 1304 e, grato per la buona accoglienza, dedicò la terza cantica del Paradiso al mecenate Cangrande I Della Scala. In Piazza dei Signori, oltre la statua del poeta fiorentino, troviamo anche quelle di alcuni illustri veronesi quali Catullo, Vitruvio, Plinio, Marco e Cornelio Nepote. Le loro effigi trovano collocazione sulla quattrocentesima Loggia del Consiglio.
Sulla piazza si affacciano inoltre il Palazzo del Capitano, il Palazzo degli Scaligeri, la Domus Nova e, infine, uno dei prospetti del Quadrato palazzo del Comune, caratterizzato dalle fasce alterne di mattoni e pietra. Noto anche come Palazzo della Ragione ha un impianto romanico del XII secolo con aggiunte rinascimentali. Al suo interno si apre il Cortile del Mercato Vecchio con quattro corpi porticati ad arcate romaniche. La scala a due rampe è del XV secolo mentre la Torre dei Lamberti, che sovrasta con i suoi 84 metri, è la più alta della città e conserva ancora le antiche campane del Rengo e della Marangona.
Attraversando l’Arco della Costa, che prende il nome dalla costola di balena posta al di sotto, si giunge in Piazza delle Erbe, da sempre il centro della città sin da quando vi aveva sede il foro romano.
Anche la statua di Madonna Verona, posta al centro della fontana, risale all’epoca romana, a ricordo del fatto che questa lunga piazza viene usata come area di mercato quasi ininterrottamente da duemila anni.
Chiudono la piazza sul lato nord, la Torre del Gardello del 1370 e il Palazzo Maffei del 1668. Invece, la colonna con il leone di San Marco ricorda che Verona dal 1405 passò anch’essa sotto il dominio della Repubblica di Venezia.
Verona tra arte e romantica tragedia
Proseguendo invece verso sud si imbocca via Cappello dove un edificio è protagonista di una delle tragedie più note al mondo, quella di Giulietta e Romeo che proprio a Verona ebbe la sua ambientazione. La Casa di Giulietta era di proprietà dei nobili Capuleti, come testimonia lo stemma scolpito nell’arco interno al cortile. Si presume, quindi, che l’edificio fosse casa di Giulietta, sotto cui balcone Romeo avrebbe giurato eterno amore alla sua amata.
La storia di Romeo e Giulietta, resa celebre da William Shakespeare, è tratta da una novella del vicentino Luigi Da Porto scritta intorno al 1520 e raccontata in molte opere teatrali ed trasposizioni cinematografiche come quella firmata da Franco Zeffirelli i cui costumi ed oggetti di scena vi sono esposti.
La casa di Romeo Montecchi si troverebbe in via Arche Scaligere ed è attualmente un’abitazione privata mentre nel Chiostro rinascimentale del Convento di San Francesco al Corso si trova la presunta tomba di Giulietta.
L’edificio religioso più importante di Verona è senza dubbio la Chiesa di San Zeno Maggiore costruita tra il 1120 e il 1138 per ospitare la tomba del patrono San Zeno. Si tratta di uno dei massimi esempi romanico, caratterizzato anche qui dall’alternanza di fasce di mattoni rossi e pietra bianca tipico veronese.
Sulla facciata a doppio spiovente in pietra emerge la Ruota della Fortuna, il rosone entro la cui cornice agli inizi del Duecento vennero scolpiti i simboli dell’alternanza della sorte umana. Sotto di esso si apre il portale realizzato dal maestro Nicolò nel 1158, fiancheggiato da due fasce di pietra scolpite con storie del Vecchio e del Nuovo Testamento.
La Chiesa fu rimaneggiata nel XIV secolo quando venne realizzata la nuova copertura a chiglia di nave capovolta. L’interno è diviso in tre zone: la Basilica vera e propria, la Cripta e il presbitero rialzato.
Il polo museale della seconda città veneta
La più vasta concentrazione di opere d’arte la troviamo in quello che può essere considerato il principale museo del Veneto, ospitato presso Castel Vecchio e raggiungibile tramite il Ponte Scaligero.
Il castello venne fatto costruire da Cangrande II Della Scala che vi stabilì la sua dimora nella seconda metà del ‘300 inglobando precedenti costruzioni romane. Divenne quindi protagonista delle alterne vicende della città, seguendo le diverse dominazioni, da ultime quella dei francesi e quella degli austriaci.
Il complesso venne restaurato nel 1957 dall’architetto Carlo Scarpa. Qui sono ospitate numerose opere di Pisanello, Bellini, Turone, Caroto, Tintoretto, Carpaccio, Mantegna, Morone, Falconetto, Veronese e molti altri.
Altri musei del sistema museale veronese sono il Museo Maffeiano, il cui nome deriva da Scipione Maffei che ha raccolto una delle più importanti collezioni di epigrafi greche, romane, etrusche ed eretiche.
È stato recentemente riallestito il Museo degli Affreschi che si chiama così perché il suo focus sono gli affreschi staccati in passato dagli edifici della città di Verona e che vanno da quelli che erano parte della chiesa che risale all’epoca longobarda fino ad affreschi che abbellivano i palazzi cinquecenteschi di Verona.
Per concludere, uno sguardo sugli altri edifici storici della città per completare il nostro viaggio in questo ricco patrimonio Unesco d’arte e di cultura ad iniziare dal Duomo, costruito a partire dal XII secolo e rielaborato nel tempo sino al Seicento. Nel vasto interno basilicare trova collocazione la Pala dell’Assunta dipinto da Tiziano nel 1530.
All’esterno si trovano anche un bellissimo chiostro e San Giovanni in Fonte, anticamente battistero della cattedrale.
La grande chiesa gotica di Sant’Anastasia venne costruita nel XIV secolo ed è caratteristica per le sue acquasantiere supportate da figure scolpite conosciute come i gobbi. Altro importante elemento è l’affresco con San Giorgio e la principessa opera del Pisanello.
Un’altra opera del Pisanello la troviamo nel San Fermo Maggiore, chiesa su due livelli, ricostruita dai francescani nel XIV secolo, sopra quella eretta dai benedettini nell’XI secolo.
Lasciamo invece a voi l’esperienza di scoprire nuovi suggestivi posti di Verona, passeggiare nei suoi parchi, lungo l’Adige o nei vicoli del centro storico. Buon viaggio!